Bassorilievi in carta – Personale di Lorenzo Sartori, Vernissage dom 8 aprile

Mostra Personale di Lorenzo Sartori – “Bassorilievi in carta”
Da Aprile a Giugno ai 4quArti, Firenze

Vernissage con l’Artista dalle ore 18
dalle 20 musiche di Francesco D’Angelo (chitarra classica)
su “Gente del Sud“, testo di Daniele Matronola.
La performance sarà arricchita dalle proiezioni video di Lorenzo Sartori.

Laureato in Architettura, ha sempre unito al cantiere l’interesse per l’arte, dal murale ai gioielli in fusione a cera persa. Spesso i suoi progetti per la ristrutturazione di un appartamento si sono conclusi con la creazione di un’opera di sua mano sulle pareti dell’ambiente, come a voler mettere una firma personale su di un progetto da lui pensato ma realizzato da altre mani.

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Lorenzo Sartori è un architetto nel suo significato più vero e tradizionale, ovvero, di artista completo che include una sensibilità artistica rivolta alla materia, alla luce e al colore. Un artista contemporaneo che non disdegna il riuso e il riciclo degli object trouvée di cantiere mescolati ai colori della terra e al contatto con la luce e dei suoi mutamenti. Nel percorso della mostra, da lui curata personalmente, si entra in un ambiente in cui i quattro grandi pannelli allineati ci guidano verso una realtà piacevolmente tranquilla, verso un’ attraente astrazione. Sartori concepisce il suo spazio come un tutt’uno tra i diversi linguaggi artistici, la bidimensionalità della pittura con il rilievo della scultura; quello dei bassorilievi attraverso l’uso del cartoncino alveare, della carta e del cartone. Materiali di facile disponibilità ma con una resa di manualità immediata, così come l’arte povera insegna. La creazione dei pannelli è ragionata da Sartori secondo un ordine espressivo minimalista in cui nulla è inutile e superfluo. Esso è concepito come modus operandi così attuale e in linea con i principi dell’entropia nell’arte ragionata dal tedesco Rudolf Arnheim nel saggio sul disordine e il suo contrario. Tesi peraltro in accordo con quella di Stephen Hawking, recentemente scomparso. L’ordine ci mette a nostro agio nelle scelte, ci rassicura, allenta le tensioni, instaura un rapporto tra valore interno ed esterno delle cose. Ebbene queste strutture non sono necessariamente funzionali se non accordo con altre forme e colori sintetizzando un’interazione simile a un pezzo musicale. I colori che l’artista usa non sono violenti ma familiari, i grigi nei suoi diversi toni, i marroni color terra bruciata, il verde mela, il caldo e luminoso giallo e le ali bronzo-dorate. L’eterogeneità dei materiali impiegati così mescolati tradiscono, o meglio svelano, i ricordi cari all’artista tra i luoghi incantati di Pieve di Cadore e delle dolci colline toscane. Sono elementi evocativi surrogati come nelle sue stampe digitali su tessuto, autentici fermo-immagine. Natura inorganica e organica che, come nel processo linguistico «le parole impiegate per le cose meno familiari si formano componendo le parole impiegate per quelle più familiari»1. Oppure di come nella musica, le lullabies e le nenie tribali si siano evolute in forme più complesse. Per Sartori «l’arte deve trasmettere tranquillità e pace», ciò che i nostri tempi non ci concedono.

1 Spencer, Herbert, First principles, Crowell, New York

Paola Scalise

4quarti Associazione Culturale
Via G. L. Spontini interno 47, Firenze

domenica 8 aprile, dalle ore 18

Per l’ingresso è richiesto un contributo di 4€ (per i soci)
La tessera associativa annuale, del costo di 5€, si può prenotare qui:
http://www.4quarti.net/prodotto/iscrizione-a-socio-ordinario/